MusicaAltrove, ideato e articolato dagli Amici della Musica di Venezia come un ciclo di 14 concerti in collaborazione con Comune di Padova, Regione del Veneto, Teatro Stabile del Veneto, Ateneo Veneto, Hotel Ca’ Sagredo, si chiuderà nei prossimi giorni con due appuntamenti rispettivamente dedicati al ruolo della poesia di Gabriele d’Annunzio nella musica vocale da camera del Novecento italiano (Ateneo Veneto Venezia, Teatro Verdi Padova 7-8 aprile) e alle Testimonianze musicali ottomane e veneziane a Costantinopoli nel secolo XVII (Ca’ Sagredo Venezia, 10 aprile).
Venerdì 7 aprile 2017, ore 18:00 – Ateneo Veneto, Venezia
Sabato 8 aprile 2017, ore 17:30 – Foyer del Teatro Verdi, Padova
“Io nacqui dannunziano…”
D’Annunzio nella lirica da camera del Novecento
Musiche di F.P. Tosti, O. Respighi, I. Pizzetti
G.F. Malipiero, A. Casella, R. Pick-Mangiagalli
Nunzio Fazzini tenore, Roberto Rupo pianoforte
Introduzione all’ascolto di Paolo Cattelan
Parafrasando il celebre verso del Vate, «Io nacqui ogni mattina…», il concerto “Io nacqui dannunziano…” è dedicato alle liriche nate sui musicalissimi versi dannunziani e avrà per protagonisti Gabriele d’Annunzio fu un punto di riferimento imprescindibile per tanti musicisti italiani del suo tempo per quanto tra loro diversissimi. Il conterraneo Francesco Paolo Tosti (1846/1916), che d’Annunzio chiamava «biondo Apollo musagete», fu forse il più assiduo nel repertorio da camera mettendo insieme un repertorio di ben 34 romanze su testi dannunziani: dei due Notturni, O falce di luna calante e Van gli effluvi de le rose, si ascolterà però non solo la versione di Tosti, ma anche quella di Ottorino Respighi: un curioso interessante cimento tra due modi di pensare la musica e la poesia. Per dar atto del lungo sodalizio tra d’Annunzio-Tosti il Duo Fazzini-Rupo presenterà anche le Quattro Canzoni di Amaranta (1907), uno dei vertici indiscussi della produzione del musicista abruzzese, alfiere delle romanze italiane presso la corte d’Inghilterra.
Ma l’eclettico genio dannunziano, sempre aperto alle tendenze culturali d’oltralpe, alle sperimentazioni estetiche e al gusto per l’antico non poteva non interessare profondamente anche la Generazione dell’Ottanta: accanto al già citato Respighi, l’ll’italo-boemo Riccardo Pick-Mangiagalli, Ildebrando Pizzetti, Alfredo Casella e Gian Francesco Malipiero cui d’Annunzio dedicherà il Libro segreto. Il tenore Nunzio Fazzini e il pianista Roberto Rupo sono affiatati interpreti della musica vocale da camera e del repertorio tostiano in particolare cresciuti nell’ambito delle numerose attività proposte dall’Istituto Nazionale Tostiano di Ortona sotto la guida del compianto Francesco Sanvitale. Un breve intervento del musicologo Paolo Cattelan offrirà in premessa alcuni spunti di contestualizzazione storica al suggestivo programma.